I prodotti Myrea sono il risultato di anni di studi approfonditi sulle materie prime, sulle formulazioni e sulle modalità di produzione.
Tutti i prodotti sono stati testati in laboratorio in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Parma e si appoggiano ad importanti ricerche condotte dalla Monash University.
Le referenze sono riconosciute da ACINI (Associazione del Colon Irritabile Nazionale Italiana)

Linea Food
prodotti da forno dolci e salati, pasta con glutine, snack e conserve vegetali.
Punti distintivi
I prodotti della linea Myrea sono alimenti tipici della gastronomia italiana che grazie all’attenta selezione delle materie prime, una riformulazione del processo produttivo e sopratutto grazie all’utilizzo di un fermento appositamente brevettato, ha consentito di ottenere dei prodotti caratterizzati dai seguenti punti di forza:
Low Fodmaps
Basso contenuto di FODMAP
Fonte di fibre
Senza lattosio
Utilizzabili anche da chi ne è intollerante


Ad alta digeribilità
quindi utilizzabili anche da chi non soffre di IBS
A ridotto contenuto di Nichel
Poco tollerato da chi soffre di IBS
Sostenibile
Myrea Food:
il gusto classico
italiano
Scegli la
tisana
giusta per te
Integratori
naturali
low FODMAPs

Sul mercato nazionale non sono presenti alimenti certificati low FODMAP e l’alimentazione quotidiana è una problematica che incide a livello psicologico e sociale.

Benessere Quotidiano
La linea di alimenti Myrea_lowfodmap risponde all'esigenza di dare a chi soffre di gonfiore addominale e disturbi intestinali prodotti per gestire l'alimentazione di ogni giorno.

Gusto Italiano
La linea Myrea Food replica prodotti tipici della cucina italiana. Attualmente puoi trovare: piadina, pizza, crackers, grissini e pasta. Tutti a basso contenuto di FODMAP, quindi adatti a chi soffre di disturbi intestinali. La ricerca Myrea continua e arriveranno altri prodotti: seguici per tutti gli aggiornamenti.

Contro la sindrome IBS
Tutti i prodotti della linea Myrea_lowfodmap sono specificatamente formulati per chi soffre della sindrome di colon irritabile, grazie ad un progetto di ricerca nato nel 2019 in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell'Università di Parma.